Dal basso della mia incompetenza quasi assoluta relativa a schemi, tattiche, capacità tecniche dei giocatori ho deciso di raccontarvi in questa rubrica con marcate caratteristiche di irregolarità e scorrettezza, soprattutto politica, quel che vedo, settimana per settimana, della stagione calcistica nazionale e mondiale che sta iniziando. Non ve ne fregherà niente ma non importa il mio egocentrismo basta a me stesso, se poi qualcuno volesse leggermi ed elevarmi al ruolo di grande maestro competentissimo delle cose del calcio a dispetto del titolo grazie. Il mio caro amico Conte Poroli non sarà comunque mai d’accordo con voi.
Vi anticipo che userò in questa sede parole forti come “abnorme” “vergognoso” “umiliante sconfitta” “disastrosa prestazione”, sperò nessuno si offenda perché l’intento è semplicemente quello di sorridere un po’ sulle nostre smisurate ansie calcistiche settimanali. Del resto sono un incompetente. Però voi non scrivetemelo nei commenti perché sono anche permaloso e vi banno…
Dunque cosa ho visto in questi giorni perché qui parleremo solo di match cui ho assistito, come fossi un inviato che invece che dal divano o dalla scrivania gira per gli stadi come si faceva una volta?
Ho visto Inter-Genoa 4-0 (Serie A – 1° giornata) e coi nerazzurri a ripartire spavaldi come avevano lasciato a dispetto dei tagli di bilancio e di organico. Certo i liguri sembrano poca cosa, attrezzati forse per la corsa a un salvifico diciassettesimo posto ma nulla più. Vedremo.

Ho visto Renate-Seregno 1-3 (Coppa Italia Serie C – Trentaduesimi di finale) coi padroni di casa travolti nel derby brianzolo dal neopromosso Seregno. Ebbene lasciatemelo dire, il Renate di sabato pomeriggio ha spaventato i bambini poveri, e anche quelli di famiglia facoltosa, apparendo evanescente e del tutto inconsistente in difesa dove per le punte del Seregno, non certo parenti di Messi e Ronaldo, si sono sempre aperte praterie. La speranza è che si tratti solo di un problema legato alla preparazione e che il prossimo week-end col debutto in campionato ogni ombra si dissolva. Poco ha potuto in porta il pupillo dei gozzanesi Gianmarco Crespi, che a sua volta non ha convinto del tutto, qualche incertezza di troppo e nessun lampo miracoloso in occasione delle conclusioni più pericolose del Seregno. Guizzi cui ci aveva abituato qui sul Cusio. Certo per lui da febbraio 2020 a oggi pochissime partite giocate, prima per il covid poi per scelte incomprensibili dei tecnici del Crotone e dunque siamo convinti lo rivedremo al top, smentendo il Conte Poroli.

Ho intravisto Cesena-Pistoiese 3-1 (Coppa Italia Serie C – Trentaduesimi di finale), ma per giudicare i toscani, che seguo in quanto guidati dell’ex mister del Gozzano David Sassarini, è presto. Si tratta di una squadra appena formata dopo un ripescaggio in C dell’ultima ora, guidata da un tecnico che sembrava destinato ad avere un futuro in SuperLig turca dove faceva da secondo a Farioli e invece è stato attratto irresistibilmente dalla chiamata di una società vicina a casa essendo lui di La Spezia. Ho qualche dubbio sul fatto che il gioco praticato da Sassarini, basato sul possesso di palla e sul controllo della partita possa essere adatto per una squadra composta di giovani che si deve salvare, a Gozzano in C non lo fu e a Varese, in D, nemmeno. Anche qui staremo ad osservare, del resto siamo un osservatorio incompetente, se gli sarà possibile trovare un compromesso tra la sua filosofia calcistica e le esigenze degli arancioni.
Nelle scorse settimane ho già seguito partite intere di ben: otto formazioni di Ligue1, sei di Premiership, quattro di Bundesliga, quattro di Liga, quattro di Championship e qualche playoff di Champions e Conference e diverse Supercoppe nazionali oltre a quella europea. Non vi annoio con vicende vecchie, mi faccio un’idea globale e poi vi dirò. Sempre con l’incompetenza che mi contraddistingue naturalmente…