Prosegue l’assurda vicenda della retrocessione a tavolino del Gozzano

e di Rimini e Rieti, in Serie D. Un altro atto si è consumato ieri al Collegio di Garanzia del CONI, che eliminati con un colpo di spugna tutti gli altri gradi di giudizio in sede FIGC con la scusa del Covid e di una maggior rapidità di risoluzione delle vertenze, fa ormai da insindacabile organo di giustizia sportiva.

Il consesso presieduto da Franco Frattini, ex ministro ed ex commissario europeo riciclatosi all’italiana in una sorta di giudice unico del bene e del male sportivo, ha con tempistiche mai viste prima, respinto in toto ben sei ricorsi, oltre a quelli delle formazioni retrocesse anche quelli di Fano, Olbia e Picerno contro la disputa dei playout,

Appena il tempo di presentare le carte

entro martedì, e di iniziare nel pomeriggio di venerdì l’udienza che già intorno alle 19 tutte le richieste erano state respinte. Impossibile per Frattini e i suoi insigni colleghi e approfondire le situazioni in oggetto relative a ben sei casi, quindi credo di non essere tanto lontano dalla realtà se affermo che il verdetto era già stato scritto prima, in accordo con l’odioso Gravina e col sistema tutto che fa le regole dopo che i fatti sono accaduti e li applica con una durezza granitica mai vista fino a oggi in Italia, landa nota da millenni come il paese dei compromessi. Che però in questo caso non vengono nemmeno presi in considerazione, per una volta che la logica direbbe di adottare soluzioni intermedie che possano accontentare il più possibile tutte le società danneggiate senza loro colpa da un virus arrivato da lontano. Questa volta schiena dritta e avanti in totale disprezzo della certezza del diritto!

Siamo sicuri che se ultimi in classifica ci fossero stati il Monza di Berlusconi e Galliani o il Bari di De Laurentis e primi Gozzano e Rimini gli stessi individui non avrebbero annullato i campionati?

Con questa domanda vi lascio in attesa delle decisioni del TAR del Lazio, cui gli avvocati Perretti e Casella si rivolgeranno ora. Se servirà non lo so. Potrebbe dipendere da fattori esterni al diritto se così fosse la sentenza finale non sarà certo favorevole ai ricorrenti.